sabato 23 agosto 2008

IN VIAGGIO

AVP-R

Giorni e giorni di festeggiamenti seguirono le settimane avanti. Iniziarono subito le costruzioni per il palazzo del Wolf. Ovviamente secondo le sue preferenze. Due operai persero la vita nel completamento dell'opera, e le famiglie dei suddetti predator non poterono neanche minimamente mettere il becco nella faccenda, visto che erano dei volgarissimi Kasadoo'kaish. Una sola parola e le loro parti del corpo sarebbero state spartite per tutta l' acròpoli. Due anni dopo la costruzione del glorioso edificio, il Wolf fu invitato ad accogliere i suoi tre fratelli che tornavano dal rito di passaggio sulla Terra. Quando il vascello atterrò, un messaggero, correndogli incontro per comunicargli una pessima notizia. I suoi tre fratelli erano morti nel rito, e solo uno era riuscito a porre fine alla cosa, ma era rimasto ucciso dalla Regina. Lui si che meritava il titolo di Wolf. Tornò a casa e rimase perplesso sul fatto che mancava un explorator dalla nave... proprio quello in cui era stato riposto il corpo di suo fratello. Mentre era assorto nei pensieri, un'allarme rimbombante fece uscire il servobraccio dal trono che si sintonizzò sul segmento solare. Proveniva dall'explorator che conteneva il corpo di suo fratello. Era ricaduto sulla Terra per circostanze ignote. Con un urlo di rabbia, si alzò, prese la frusta con le altre armi e il medikit, si mise la maschera Wolf e si avviò verso la piattaforma di sbarco. Accese i comandi e si diresse a velocità della luce verso la Terra...


FINE (Se volete vedere il resto della storia, non vi resta che guardare AvP-R nella versione inedita).


domenica 17 agosto 2008

ARIA DI CASA

VIA!

Veloce, più veloce del vento che accarezza il ventre di un Bajlaak, iniziò a correre per i cunicoli del complesso artificiale. Aprì il suo computer da polso e osservò l'olomappa dell' edificio per la prima ed ultima volta. Era vicino. Una porta gli si spalancò davanti. Era molto vicino. Tutto era come i suoi predecessori avevano lasciato: l'astronave era stata accuratamente inserita nel servobraccio, pronta per essere usata l'ultima volta. Entrò nella capsula e attivò i comandi: l'hangar si aprì e in un attimo fu nello spazio. La velocità luce si lasciò dietro una striscia blu.


L'atmosfera di casa si infranse in uno spettacolo di fiamme blu sulla cabina; precipitando verso il basso a più di 340 km/h aveva calcolato bene dove atterrare: sopra il palazzo reale. Si fa per dire atterrare perchè letteralmente venne bucato con precisione dalla capsula del cacciatore. Saltò fuori e trovò un corteo di predator che scoppiò in una sonora risata, evento raro che da quelle parti vuol dire una sola cosa: sei un Wolf.


sabato 9 agosto 2008

VERSO CASA

ACIDO FRESCO

Proprio quando tutto si stava per risolvere con un bel BOOAM, un drone approfittò della situazione per aggrapparsi al braccio del predator e disattivare, involontariamente, l’autodistruzione. Un fuocherellino blu e molte scintille di vari colori confermarono il guasto. Il giovane cacciatore scagliò a terra un detonatore che sollevò una nube di fumo nero, che gli permise di scappare; corse come il vento e si fermò di fronte ad un altarino distrutto dal tempo. Sopra c’era un magnifico, anche se coperto di polvere, giavellotto in adamantio. Lo afferrò con ammirazione e lo scagliò nella nube che si era lasciato dietro; si levarono diversi rantolii e guaiti di aliens, e nell’aria si levò odore di bruciato a causa dell’acido. Era tutto tranquillo, intorno. Si avvicinò ad una delle carcasse, si chinò e staccò un dito all’alien. Avvicinò la fronte e si marchiò come i suoi predecessori , urlando di dolore e soffocando nel fumo provocato dalle sue carni che sfrigolavano a contatto con l’acido. Aveva dimostrato di saper cacciare, e ora poteva fare la cosa che aveva voluto fare fin da quando aveva messo piede in quel Vjun di posto: tornare a casa.

giovedì 7 agosto 2008

DENTRO LA MORTE

ODORE DI CACCIA

Poggiò la mano sull'interruttore a ioni e la porta si aprì con un ronzìo odioso. Appena dentro fu costretto a cambiare visuale per il buio. Lo stavano mettendo in difficoltà. Muovendosi velocemente nel buio riuscì a superare tutti gli ostacoli possibili, quando si fermò di colpo. Quel ringhiaccio non prometteva niente di buono. Avvertì una tremenda fitta alla spalla: un alien fottuto gli aveva trapassato l'ascella destra con la coda. Caddero entrambi a terra, e con prontezza di riflessi, il cacciatore sguainò gli artigli e li infilò con precisione nella nuca dell'impuro. Rialzandosi soddisfatto e un pò dolorante, si bloccò e contò schifato. Uno. Tre. Cinque alien. Si bloccò e maledì i suoi antenati. Di nuovo in trappola. C'era solo una cosa da fare: attivare la bomba. Ci fu un solo boato.


giovedì 17 luglio 2008

Akatorr Primis

ODORE DI PALUDE

L'impatto non fu affatto piacevole, dato che l'idrogeno respinse l'atmosfera a diecimila gradi. Kr'agaath sentiva puzza di trappola: Alien. Prede facili, se si contava che ogni venti Predator che affrontavano una trentina di Aliens, ne sopravvivevano circa quindici. Probabilità schiaccianti per un cacciatore la cui cultura era, appunto, la caccia. Maledì il sacerdote che l'aveva trascinato in quel casino, e si addentrò nella fitta foresta di Jjkalyys. L'odore pungente di latte rancido misto a menta risalì le narici sul collo del giovane cacciatore, turbandolo. Davanti a lui si proiettò l'immagine di una parete rocciosa come in una oloproiezione; sapeva come muoversi: pigiando un pulsante si aprì un passaggio nella montagna, che scendeva nella pancia del pianeta. Arrivò in una stanza buia creata appositamente per gli iniziati: tutto quello che gli serviva gli si presentò davanti. Prese la lancia, la frusta, il kit medico, il razordisk e le lame da polso standard. Era pronto.

mercoledì 2 luglio 2008

Selezione

LA NASCITA

Si avviò verso il centro della piazza con fare svogliato, voleva tenersi fuori da questa faccenda. Un sacerdote chiamò a raccolta i cittadini e emise un ruggito furente; significava che se un cittadino fosse stato eletto non avrebbe potuto scappare. Estrasse un frammento del codice civile e lesse ad alta voce, in dialetto, il nome:-Si faccia avanti K'ragaath!-. Cercando con la coda dell'occhio una via d'uscita dalla folla in tumulto, si rese conto che era, miseramente, stato messo in trappola dalle guardie... Due a destra e cinque a sinistra bloccavano le uscite al mercato e allo spazioporto. Il giovane cacciatore sentì un brivido molto umano corrergli lungo la schiena; non era la prima volta. Era stato addestrato nell'usare tutte le tecnologie conosciute dai suoi simili, ma era insicuro. Tradito dai pensieri, non fece in tempo ad attivare il dispositivo di occultamento, fu stordito, rinchiuso in una termocapsula e sparato verso la destinazione più ovvia che lo schermo potesse indicare: il pianeta Akatorr...


martedì 1 luglio 2008

Il Brivido della Caccia (Wolf)

INTRODUZIONE AI RACCONTI

Salve a tutti, innanzitutto volevo comunicarvi che esaudirò il desiderio dell'anonimo che mi ha inviato per posta la richiesta di scrivere racconti sul mondo dei Predators, e io ho già in mente una cosa: come diventare un vero Wolf Predator. Nei giorni che seguiranno pubblicherò racconti sempre più avvincenti.Preparatevi alla caccia.